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lunedì 18 febbraio 2013

... e il naufragar mi è dolce...

Sono stata baciata all’alba da Mr. Darcy, ho scalato il monte Fato, ho giocato d’azzardo con Aleksej Ivànovic, ho volato sulle strade e sui tetti di Mosca nella notte illuminata dalla luna piena insieme a Margherita, ho visitato i gironi dell’Inferno insieme a Dante. Sono stata ad Avalon e c’ero quando è bruciato il monastero che custodiva l’ultima copia della Poetica di Aristotele. Ho rincorso un coniglio bianco e una strega mi ha regalato delle scarpette rosse. Sono stata portinaia del numero 7 di rue Grenelle a Parigi ed ho abitato al 44 di Scoltland Street ad Edimburgo. Sono stata ribelle nel bosco. Ho consigliato libri alla Regina d’Inghilterra e ho vagato la notte per le strade di New York con Holden Caulfield. Ho attraversato il Missisipi su una zattera e ho viaggiato sull’Orient Express… ed anche sull’Hogwart Express.

Ho fatto tutte queste cose e molte altre ancora.

Edmond e Jules de Goncourt diceva che “Un libro non é mai un capolavoro: lo diventa.”
Credo sia quanto di più vero possa dirsi di un libro.

Ultimamente sto pensando parecchio ai libri e al mio rapporto con la lettura. Complici delle bellissime mail con Matteo e un fatto un po’ meno bello: sono “spariti”, nel senso che non si trovano più, libri che mi sono stati molto cari. Un paio di settimane fa ero andata a riprendermeli (li avevo prestati, diciamo così…) ma non c’erano più. Dissolti, nessuno sapeva nulla. Non sono neanche riuscita a fare congetture al riguardo tanto ero scioccata, ho solo abbozzato qualcosa, ma poi ho preferito non pensarci. Era un lunedì sera, faceva freddo ed ho l’immagine di una ragazza imbacuccata che percorre una via deserta trascinandosi dietro un carrellino mezzo vuoto piangendo e la sua mamma che la segue dicendole “non ti preoccupare, li ricompriamo…”

Mi spezza il cuore quella Mirandina lì, a cui hanno perso i libri e così mi sono detta che dovevo fare qualcosa per lei… ed ho iniziato a pensare, appunto al mio rapporto con i libri.

E sono giunta alla conclusione che non importa più di tanto se materialmente non li riavrò più, sudati, disegnati, sottolineati, schematizzati, pasticciati… li ho amati e sono diventati ormai parte di me e quella parte di me non può essermi tolta, perché questa sono io.

A chi non capisce il valore di un libro non posso che fare spallucce. Da parte mia continuerò a leggere perché come diceva Cesare Pavese “la lettura é una difesa contro le offese della vita.” E continuerò a prestare i miei libri, perché non c’è niente di più bello che scoprire qualcosa di importante e correre a raccontarlo a qualcun altro.

E così, pensando, sono entrata in libreria, ho visto un libro che mi era piaciuto molto e ho deciso di acquistarne una nuova copia e di regalarla... i libri non si regalano con dei biglietti. Gli si fa una bella dedica sulla prima pagina. Ma non ve la mostro perché è personale. Insieme al libro però è bello regalare un segnalibro… e questo ve lo mostro...  



La cosa più bella è stata dare questo pensiero alla mia amica in una bellissima serata  da Mens@na...  certo, mancava l'altra befana (in genere siamo in tre) ma in fondo... questo mondo è perfettibile!   Grazie per essere passati da queste parti   K&H M!R

giovedì 7 febbraio 2013

Che meraviglia!!!


Ho vinto un premio!!!
Ho sempre visto in giro premi ai blog e mi chiedevo come era possibile vincerli e assegnarli... e ieri sera... improvvisamente... sulla mia posta ho visto un messaggio di Sabrina.
Sabrina ha un negozietto Scrap a Monza. Immagina. E' un negozio gentile. Pieno di luce, di timbri e fustelle e di persone gentili. Mi ci ha portato la mia amica Francesca per la prima volta l'estate scorsa alla ricerca di una carta speciale per la nascita di Batù, il suo nipotino... ed è stato subito amore!
Quindi è doppia gioia per me ricevere un premio per il mio blogghino da chi nel mio cuore è legato a tanta bellezza e ricordi personali.
Grazie Sabry!!!

e adesso l'altra parte bella... tocca a me assegnarlo, a 5 altri blog:
Il blog di Barbara manimente.blogspot.com
Il blog di Daniela bricioledigioia.blogspot.it
Il blog di Erika lecreazioniditopina.blogspot.com
Il blog di Elena eleperle.blogspot.com
Il Blog di Rosa rosamerliza.blogspot.com

I primi quattro sono blog a cui sono molto affezionata perchè condividono!!! sono proprio generosi in questo. L'ultimo... quello di Rosa, perchè è un blog, appunto gentile, di una signora gentile che sa vedere la bellezza...

adesso ragazze, se vi va, tocca a voi: le regole sono queste:

1-accettare il premio
2-comunicarlo con un post dedicato3-donarlo ad altri 5 blog secondo voi meritevoli e con meno di 200 followers informandoli!

Grazie ancora a tutti e grazie per la vostra visita... e grazie Sabry!!!

M!R

lunedì 4 febbraio 2013

Il Tempo.



Forse non tutti sanno o, come molti di voi sapranno, purtroppo mi occupo di assicurazioni. Pessima cosa. Al di là del fatto che sono una contemplativa mancata ( per scelta) la cosa che più non sopporto del mio lavoro – no, non è vero, ma non si può dire tutto- è lo scadenziario: ogni volta che mi sembra di avere portato a casa il mese… ecco che riparte tutto nello stesso identico modo… e così in perpetuo. Mi sembra una mancanza di libertà, uno stroncare il mio eventuale estro… e poi, mi sembra di non raggiungere mai un risultato definitivo… a tratti confesso procura quasi angoscia.

E così ho iniziato a pensare al tempo che trascorre… perché ridendo e scherzando è passato già gennaio. La definizione che da Agostino mi ha sempre affascinata “Quid ergo est tempus? Si nemo ex me quaerit, scio: si quaerenti explicare velim, nescio”… eh già, la faceva facile lui, come se fosse una dimensione dell’anima… eppure passa, oggettivamente (senza nessun riferimento alla rughetta spuntata a lato del mio occhio dx) lento, oppure frenetico, inarrestabile avanza archiviando una sfida ed aprendone un’altra... (nella migliore delle ipotesi.. ihihihih).
E mi sono accorta che è l’unica cosa che, in questo periodo dove tutti inneggiano al risparmio, se non si spende va perduto.
Ma come spendiamo il tempo? È importante la risposta che diamo. Come spendo il mio tempo? Oziando? In cose che mi abbruttiscono? Vivendo la realtà da protagonista? Delegando eventuali responsabilità? Quali sono le mie cose di valore? Quelle per cui vale la pena restare la notte svegli?

Forse vale la pena fermarsi ogni tanto. Non fare tanto per fare, ma per capire davvero dove si vuole andare e poi sentire il senso di urgenza che scaturisce dal fatto che il tempo non è una dimensione dell’anima. Scorre… passa… non torna… è arduo scegliere fra il vivere il giorno come una grande avventura oppure dire “ma sì, anche oggi è andata…”. Sulla carta la prima opzione sembra più avvincente e coraggiosa, ma la seconda è mooooolto più rassicurante. Forse è impossibile vivere sempre al 100%, bisogna essere realistici, però avere il coraggio di dirsi la sera se si è buttata via la giornata lo si deve avere… e quando passano diverse sere e ci diciamo sempre che abbiamo buttato via la giornata, beh… forse è arrivato il momento di fare qualcosa…

In questo periodo di grandi riflessioni e di perdite di persone care al mio cuore io ho deciso di spendere il mio tempo così…


è un regalo… non so se è una cosa bella, ma di certo sa di buono … del resto la persona a cui è indirizzata è troooooppo buona;-)

grazie per essere passati da queste parti e per aver avuto la bontà di seguirmi nelle mie farneticazioni:-)

K&H
M!R