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domenica 25 dicembre 2016

ASI - Associazione Scrappers Italia











Non è che non mi piaccia condividere. Anzi.
Il fatto è che sono pigra e andando avanti con l'età mi accorgo di peggiorare sempre di più.


Riassumedo in breve vi posso dire che l'asi è l'associazione che riunisce le scrapper italiane e fra queste ci sarei anche io. 
Uso il condizionale perché ad essere puristi io sarei più una card maker (e mi ci picco pure) ma visto che tutto quello che pubblico non è tutto quello che faccio, posso assicurarvi che scrappo anche io. 
Sono l'orgogliosa detentrice della tessera 1037, fatta ormai 6 anni fa... fischia, una vita fa a pensarci un po'...
































Intorno all'ASI girano tante cose ma i meeting regionali sono un po' il fulcro.
Ogni regione organizza vari meeting nel corso dell'anno durante i quali si mangia e si compra.
C'è anche un progetto, ma fa da sfondo. 
Mi spiego meglio: c'è sempre un'insegnante che prepara un progettino e aiuta tutte le altre a farlo ma il bello è perdersi parlando di prodotti, di tecniche, di figli bipedi, di figli pelosi, di come si fa lo sformato di patate, del fatto che netflix sia meglio di sky etc etc...  
Per tutte le partecipanti a questi il papercrafting è una cosa seria: ognuna di noi ha modificato parte della casa per farci stare comodo il proprio armamentario, ha costretto la propria famiglia a vivere in funzione delle mode craft del momento (anni fa, appena usciti i marker di Tim Holtz, costrinsi la mia povera sorellina a cercarli a Londra, visto che ai tempi in italia le novità del CHA arrivavano con diversi mesi di ritardo. Lei si presentò da The Blade Rubber e supplicò la poverina alla cassa "senti,io non so cosa siano e a cosa servano, so che mia sorella li vuole, sono colorati e reagliscono all'acqua e di sicuro stanno distressando me. Fai il possibile per carità e trovameli che lei arriva fra due settimane e l'opzione che non li abbia trovati non è contemplata!!!) ma ai meeting il clima è particolare.

































Eh sì, perchè forse è dovuto al fatto le motivazioni che ci hanno fatte sbarellare per questo hobby un po' ci accomunano. 
Forse perchè tutte siamo grate a questo hobby perchè in un particolare momento della nostra vita ci ha tirate un po' fuori... insomma... noi ci riconosciamo. 
Non ci stiamo tutte simpatiche (del resto a parte 4 uomini siamo tutte donne) ma quello che anima me è la stessa cosa che anima quella scappata di casa che come non la sopporto, mi sale l'ansia solo a vederela... etc etc.
Quindi ai meeting non si va per per il progetto fine a se stesso eppure... che patrimonio pazzesco di dispense ha l'asi nei suoi archivi! Eh si perché accidenti, siamo diventate brave! Nel senso che la passione, il confronto e la condivisione ci hanno fatte crescere. Se agli arbori le nostre Madri Pellegrine portavano le novità dall'America e le condividevano via fax o sul forum adesso siamo tutte social e, per alcune cose, siamo diventate anche più brave delle americane.
Se non ci fosse stata l'Asi probabilmente lo Scrap avrebbe comunque preso piede anche in Italia, ma di fatto l'ASI c'è e se lo Scrap ha preso piede lo deve a Lei e alle fantastiche persone che ci sono dietro.

































FANTASTICHE, sì. Perché rinunciare al proprio tempo per gli altri è il più grande sacrificio che si possa fare. Perché organizzare un meeting, una fiera, uno stand significa davvero sacrificare il proprio tempo, toglierlo a se stessi, alla famiglia, agli amici...
Si basa sull'associativismo. E' un'associazione. A volte questo sembra essere un dettaglio trascurabile o forse non se ne conosce il senso. Permettetemi due parole allora: un'Associazione è fatta da associati. Senza gli associati l'associazione non esiste. Questo significa che se io aderisco ad un'associazione la mia parte (MIA, quello che posso) non solo devo metterla, ma devo garantirla.
































Io non lo ho capito subito.
Ci ho messo un po', all'inizio mi sono iscritta per gli sconti negli shop convenzionati e per partecipare ai meeting che avevo confuso con i corsi.
Ma poi accadde qualcosa. Ero ad un meeting Lombardia a Dalmine, c'era un bellissimo progetto di Germana Villa (lo dico sempre che per me il costo della tessera ASI si ripaga con la sola dispensa di quella book card). Mi ricordo che alla fine di quel meeting mi ritrovai l'insegnante con tanto di ramazza in mano intenta a buttare via i sacchi della pattumiera. Ecco. Lì ho capito che l'Asi, non è di chi si iscrive. L'asi è di chi la vuole vivere.

































Io non ho molto tempo per partecipare ai meeting ed aiutare le referenti della mia regione con la sala ed i kit eccetera, ma quando Manuela Perotto (splendida, elegantissima scrapper) un anno fa mi ha chiesto di insegnare al meeting del Trentino Alto Adige ho pensato che la mia parte all'Asi dovevo restituirla.
Quale parte? No, non gli sconti... no, neanche le dispense.
A me l'Asi ha dato qualcuno con cui parlare per ore di quello che non è più solo un hobby, ma davvero molto molto di più... Alcune di queste persone sono diventate care al mio cuore come poche altre.
Potete iscrivervi all'Asi come potete non farlo.
Non sarà la tessera a fare di voi una scrapper.
Potete iscrivervi e limitarvi a godere solo degli sconti e delle dispense. Nessuno vi guarderà storto.
Ma potete anche entrare e come me trovare una famiglia acquisita che viene in Trentino perché fate il vostro primo corso come insegnate ASI... (la mia nipotina Sara non è la più bella del mondo?)


Potete finalmente conoscere quella Scrapper che adorate di persona e scoprire che cavolo... è davvero splendida come i suoi lavori...



Potreste meravigliarvi nello scoprire che quella straordinaria card maker con la quale parlate tramite social più o meno tutti i giorni oda anni la state abbracciando di persona per la prima volta...



Potreste rendervi conto che alla fine, dall'ultima Formazione Creativa non è passato poi così tanto tempo...


Accorgervi che la disponibilità che avete colto su Facebook nella realtà è molto più grande...


E potrete rimanere incantati da nuovi splendidi universi..


Dove la dolcezza esplode...


e l'entusiasmo dilaga...



Insomma, siete davvero disposte a perdervi tutto questo?















L'Asi per me è tutto questo... e sono sicura che sarà tanto altro ancora.



Grazie per essere passati di qua
K&H
M!R








venerdì 14 ottobre 2016

Io sono una BLOGGER



Oh mamma!! Ma è passata una vita dall'ultimo post!
Mi verrebbe da fare una pubblica promessa di non far trascorrere più così tanto tempo, ma sulle tempistiche di questo tipo io non sono affatto credibile.
Non che non abbia fatto nulla da maggio, anzi! Ma scrivere un post è una cosa che a me personalmente richiede tempo. Tanto tempo.
Non mi va affatto di scrivere un post tanto per... Sia chiaro che non è un'accusa a chi pubblica semplicemente per far vedere il proprio lavoretto, ma di fatto la mia Cesta non nasce per questo e quindi scrivere un post così, per tenere il tutto aggiornato non mi va. Preferisco fare la lista della spesa, almeno faccio esercizio di calligrafia. Sono scelte.


Quando però è nata questa Cesta ricordo che non avevo tutte le paturnie che ho adesso tipo "le foto vanno bene?", "il watermark c'è?", "sarà necessario un po' di post editing?", " "di cosa parlo...?".
Avevo il mio lavoretto, avevo fatto delle foto e cercavo di riportare di più il dettaglio che mi piaceva piuttosto che il progetto nel suo insieme e mi premeva raccontare quello a cui pensavo mentre mi sporcavo le mani con inchiostri e colle...
Adesso mi rendo conto che le cose sono un pochino cambiate,  come se ci fosse della pressione (che di fatto è inesistente), come se alla fine non proprio tutto quello che penso mentre pastrugno può essere davvero condiviso con la blogsfera.
E così fustellando foglioline ho iniziato a pensare al senso dell'avere un blog che fa vedere immagini di lavoretti craftosi ma che parla sempre di tutt'altro.


Negli ultimi anni si è parlato tanto del declino dei blog e dei forum a favore di altri social più immediati come Facebook e Instagram etc... 
Nei vari studi al riguardo la tesi più accreditata è quella per la quale i nuovi social sono più 'veloci' ed in un mondo così frenetico questo essere 'smart' fa la vera differenza. 
Una cosa mi piace? Bene, con un like me la cavo! 
Una cosa non mi piace? Bene, con un like posso comunque essere politicamente corretta e fare anche public relations... 
Volete mettere con un Blog? Sì, va bene, il tuo lavoro mi piace, ma se pubblichi su un blog i miei passaggi sono i seguenti:
  • leggere la notifica del tuo post (o capitare per caso sul tuo blog),
  • il tuo titolo deve essere così accattivante da non farmi cancellare la tua notifica o andare oltre al blog successivo,
  • trovare interessante quello che dici al punto da arrivare alla fine del tuo post,
  • avere la voglia di commentare e/o salutare e/o mandarti un messaggio privato
  • trovare così sconvolgente quello che hai letto da volerlo condividere con altri..
Insomma, con un like su FB ti faccio sapere che ti ho visto e il mio like comparirà sulle notizie di chi mi segue... dai, andiamo tutti di fretta. Siamo sempre tutti in ritardo, ma volete mettere...?
E' decisamente tutto così EASY...



Il termine Easy l'ho trovato un sacco di volte leggendo le varie posizioni a favore dei nuovi social...
Ma è da qui che ho iniziato a pensare perché è una parola che non mi piace per nulla. 
Perché se è vero che da un lato tutto è molto più semplice, è vero anche  che è tutto molto semplificato. E non è detto che sia sempre un bene.
L'articolazione dei pensieri e la libertà che un blog può offrire Facebook al momento se la sogna.
Nel corso di questi anni di scrap ho visto blog chiudere. Blog di valore, mica tuffa. Anzi.
Blog che seguivo regolarmente, dei quali aspettavo i nuovi post, a volte commentavo, altre volte no. Commentavo quando volevo complimentarmi, quando avevo domande da fare su qualche tecnica, altre volte per timore reverenziale non scrivevo nulla. Adesso mi dispiace.
Sì, perché quelli che dicono "Chi se ne importa se non ho commenti, alla fine io scrivo solo per me !" mentono. E tanto!
Scrivetevi un  diario allora, aprite word!
Magari non ne siete consapevoli, magari non vi è chiaro perché, ma non avete aperto il vostro blog solo per voi stessi ed un commento vi fa molto più piacere di un like su FB o su Instagram!
Perché se avete aperto un blog, non volete essere solo seguiti, volete essere conosciuti...


Il solo nome del vostro Blog, la scelte delle parole del post, la sola sequenza delle foto accidenti parlano di voi e voi volete che sia questo ad essere colto, compreso. Chisseneimporta!!!... se piace o meno, l'importante è comunicarlo... e una foto veloce vista con lo scroll questo non è in grado di farlo.


Per come sono fatta, e per come intendo questo hobby in particolare ed i rapporti in generale, credo davvero che un blog sia molto faticoso da gestire, richiede impegno, contenuti e voglia di condividere, un'esperienza, un ricordo, una tecnica... (ma da qualche parte ho letto che anche questo fa parte dello SCRAPBOOKING) ma sia la formula più autentica e soddisfacente.
Certo, un blog presuppone un progetto a lungo termine , ma dopotutto chi di noi (se non altro per la spesa che abbiamo sostenuto giusto per comprare lo stretto necessario per riempirci la casa ) non ne ha uno?

Quindi, tutto questo blaterare per dire cosa? Che metterò più impegno nel seguire i blog che tanto mi piacciono e che proverò ad essere più costante nei post del mio.
Perché alla fine, è così carina la mia piccola Cesta e c'è ancora così tanto posto per nuovi pensieri...



Grazie per essere passati di qua.
K&H
M!R

giovedì 19 maggio 2016

Lo STAMPING per me...


Sono solita dire quando parlo di me IO VIAGGIO SOLA.
E questo accade soprattutto quando ciapugno.
Per me colorare con i miei Distress significa davvero riscattare del tempo per nascondermi in un mondo tutto mio. 
Significa dimenticarmi per un attimo di tutto quello che mi circonda e farmi cullare... dai colori, dalle storie, dalla fantasia. E' la mia isola che non c'è.
Per questo coloro sempre da sola e per questo non tutti i timbri mi vanno bene. Coloro quelli che raccontano qualcosa, che possono davvero farmi estraniare.
Non si tratta di egoismo o altro. Si tratta solo di volere e di avere bisogno di un attimo, anche piccolo, solo per me.
E di questo sono davvero molto gelosa. Ho sempre condiviso e con piacere i trucchetti che imparavo, che scoprivo. Ho i testimoni di questo. Non mi ritraggo davanti alle richieste di spiegazioni, ma per me la cosa si può anche fermare qua. 

Ed è per questo che ho sempre detto che non avrei mai fatto corsi. 

Al di là del fatto che io ho un lavoro che, pur piacendomi molto, non lascia passare un solo giorno senza ricordarmi che è un lavoro... io cosa posso fare vedere durante un corso? 
Passatemi la presunzione. Non si tratta di dire che non so colorare, credo di saperlo fare, ma ci sono così tante persone che lo sanno fare bene, meglio di me...
Io coloro per evadere, mi rendo conto quando una cosa mi riesce meglio di un'altra, ma del risultato finale mi importa ben poco. A me interessa il percorso. Quindi, cosa raccontare durante un corso? Che io per colorare un timbro ci metto anche 5 giorni? E che mi piace ripetere i passaggi perché mi sembra in  questo modo di prolungare il mio divertimento? Che io, alla fine, ai timbri che scelgo di colorare mi affeziono? Queste erano di fatto le mie remore.


Ma poi qualcuno ha insistito. Tanto. Qualcuno ha giocato anche sui miei sensi di colpa. In maniera molto cara e rispettosa, ma alla fine questo era.  E così ho capitolato.

Ho pensato, va beh... tecnicamente posso farvi vedere cosa è una RC e di certo non come si acquerella... però posso parlarvi di quella che è la mia passione. Posso raccontarvi cosa rappresenta nella mia Cesta lo stamping.
Sì. Questo posso farlo. 
E così il 7 maggio, dopo tante corse in bagno, dopo chili di correttore a coprire occhiaie ormai solcate, ero pronta. Insomma. Ero  qualcosa. Magari non proprio pronta. Ma di sicuro presente. 



Erano presenti anche un sacco di amiche. Quelle vere. Non quelle dei Social. Quelle che magari hai conosciuto sui social, ma che poi si sono fatte largo nella tua vita di tutti i giorni.
Emozione e timore. Tremore ed anche un pizzico di ansia. Ma è stato bello vivere tutto questo con chi ha voluto farne parte.


La scelta del progetto e dei materiali è stata facile.  Come raccontavo prima, mi piacciono le storie e i Bimbi di Impronte d'Autore ne sanno raccontare tante. Inoltre potevo usare proprio il sentiment che avevo tanto richiesto.



Sono partita così con le mie sportine cariche di colori e con tante emozioni da voler condividere... Perché anche se il viaggio resta un'esperienza solitaria, le persone che incontri durante lo impreziosiscono. Lo rendono ancora più meraviglioso, ancora più evocativo.


Ed ecco che quello che nasce nella confusione della propria scrivania esplode sul sorriso di chi si meraviglia di come può prendere vita un timbro nella propria fantasia.


Ed ecco che sembra di essere nel laboratorio di Mago Merlino... I materiali, anche di scarto, si mettono insieme ed inizia il gioco...


La sorpresa di vedere 16 persone che vogliono ripetere i tuoi gesti, quelli che ti fanno stare bene...
La meraviglia di vedere 16 persone disegnare 16 cieli diversi... 16 universi splendidi....
Lo stupore davanti a 16 persone che prendono un tuo progetto e lo trasformano nel loro...


Ed io adesso come faccio a dirvi grazie?


Come faccio a farvi capire che giocare con voi e' stato per me bellissimo?


Come faccio a raccontarvi di quanto si è arricchito il mio Stamping da quando ho saputo che ci saremmo incontrate?


L'emozione di incontrarvi e' stata la stessa del giorno del mio primo corso di colorazione con quella donna meravigliosa ed immensa in bellezza, creatività, cuore e professionalità che è Giovanna Irde. Io lo sapevo quel giorno che mi avrebbe fatta innamorare. Ecco. Nasce tutto da lì, dal mio incontro con lei. E non si tratta di una sviolinata. Lei, con i suoi colori, con i suoi progetti, mi ha parlato di un modo di vivere lo stamping. Da parte mia, ho solo cercato di  raccontarvi quello che ho capito.


A volte i cerchi si chiudono... Ho comprato da Impronte il mio primo DISTRESS Reinker... Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe finita così...


E così...

              

E così...

          

Eh sì... Mi sono commossa davvero.  Vi voglio bene davvero! 
È un viaggio di cui sono molto orgogliosa. Di cui sono tanto fiera. 
Che mi sembra un gran sogno. Che mi sembra un grande regalo!


Grazie a tutti quindi, a chi ha partecipato, a chi e' venuto da lontano, a chi ha aspettato in giro per Milano, a chi è passato a salutare, a chi ha condiviso l'evento, a chi ha disegnato la splendida locandina che adesso è incorniciata ed appesa orgogliosamente in casa a futura memoria, a chi mi ha mandato un messaggino pieno di cuori la mattina, a chi mi ha videochiamata, a chi mi ha scritto una mail bellissima e a chi la sera ha esordito con 'fanciullina come è andata?" 



Ecco. Grazie. La mia cesta da oggi è più ricca.

M!R

giovedì 28 aprile 2016

LET ME GUIDE YOU IN THE PURPLE RAIN



Era lo scorso 21 aprile. Ero in Sala, aspettavo l'inizio del l'adunanza facendo vedere le foto del parto di Sissi quando Arianna mi videochiama. Brutto segnale. Lo sa che il giovedì sera sono occupatissima. Doveva essere successo qualcosa. Accetto la chiamata. Compare il volto della mia sorellina scioccato. Biascica qualcosa, ma non capisco. C'è sempre tanto rumore prima dell'inizio di ogni adunanza, sembra che non ci vediamo da una vita invece sono passati solo due giorni. Mi sposto in bagno "Cosa è successo, stai bene?", le chiedo.
"È morto Prince!"


Aveo 10 anni quando i miei genitori mi hanno sradicata dalla mia bella Milano per portarmi a vivere a Cinisello. Mi arrabbio molto quando qualcuno parla male di quella che adesso è la mia città perchè è di fatto estremamente viva e piena di cose belle, ma ai tempi ricordo che non la sopportavo. Non conoscevo niente e nessuno. L'unica cosa bella di quel trasloco fu che in camera mi piazzarono una bellissima televisione (una sorta di catafalco a dire il vero). Mi si aprì un mondo perchè non dovendo più combattere con mio padre per il telecomando potevo lasciare dove volevo. E fu lì che scoprì Videomusic, l'antenata di MTV. Ai tempi anche queste reti televisive erano serie, c'erano programmi pomeridiani dedicate alle biografie dei cantanti. Insomma, ci si faceva una cultura fra un video e l'altro.


Già ai tempi i colori mi attiravano e fra i tanti video del momento che mi piacevano c'era Alphabet Street di Prince: praticamente uno sfondo nero con tante lettere colorate che ballavano su una strada di note musicali. Ecco. Per me Prince nasceva lì. Tutto il resto me lo avrebbe fatto conoscere la mia curiosità.


Lui mi piaceva da matti. Lo trovavo estremamente sexy. Anche se a dire il vero ad 11 anni non sapevo cosa significasse. Mi piaceva il modo in cui si muoveva e mi piaceva il modo in cui cantava.
Era un Funcky che mi contagiava, nonostante io non fossi molto diversa da quella che sono ora e cioè  disinvolta e sciolta quanto un manico di scopa.


Ai tempi i soldini delle mie paghette li spendevo tutti al Disco Fire, il negozio di dischi sotto casa. Compravo un sacco di musica. Pian piano mi sono costruita un piccolo tesoretto e Prince mi incuriosiva tanto. Non sapevo nulla di inglese e quindi erano le sonorità ad ammaliarmi e non i testi. Ma sono sempre stata ribelle nei gusti, non escludo che lo avrei comprato pur capendo le sue parole...


Ho iniziato a tradurre le sue canzoni dopo avere scoperto  Purple Rain.... ehhh gente.
Genio. Principe. Folletto. 
Santa Pace... l'avete mai ascoltata live? Io due volte. Ed ho pianto sempre! ...  solenne, romantica, con un trasporto chitarristico lirico e hendrixiano da paura,  con  la conclusione orchestrale che la dilata per ben oltre nove minuti.
E' ESTASI POP allo stato puro.

questa è una foto che mi hanno scattato la sera del primo concerto di prince a cui ho assistito. Sguardo sognante e maglioncino viola;)
Scoprire che Prince nella vita privata aveva fatto scelte uguali alle mie mi ci ha fatto affezionare ancora di più. Accidenti se è vero che la Parola di Dio è in grado di penetrare in fondo e di cambiare il cuore delle persone... Al secondo concerto eravamo entrambi fratelli, che meraviglia di serata. Mancava soltanto la mia Ariannina e poi sarebbe stata una serata perfetta.
A novembre girava voce di un nuovo tour europeo per questo autunno. Ci speravo tanto. Questa volta ci avrei portato anche Arianna...


E quindi non c'era alternativa. Questa tag, questo Remember the Now doveva essere per lui.


Eh si caro il mioTim, oggi passi in secondo piano. Ed è giusto così.



Grazie a tutti per essere passati di qua

K&H
M!R