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venerdì 31 luglio 2015

A ripetizioni con una tag

                        

Io mica l'ho studiata! La Rivoluzione Americana intendo.
Non mi è mai interessata davvero e comunque non rientrava nel programma ministeriale di storia se non per 'cenni'.
Della Rivoluzione Americana  - o Guerra di Indipendenza - non so nulla se non quello che ho imparato dai film. So contestualizzare storicamente, so da chi sono composte le parti, conosco qualche nome ma poi mi fermo.
Non mi ha mai coinvolta più di tanto.

          

Praticamente siamo a fine millesettecento, ci sono gli Americani che erano Inglesi fino al secolo prima che si ribellano agli Inglesi che lo erano ancora, perché questi ultimi pensavano bene di rientrare di tutti gli sprechi possibili ed immaginabili che facevano in giro per il mondo con il loro Impero, mettendo tasse assurde. 
Ora, finché lo facevano con quelli che inglesi non erano mai stati, riuscirono ad avere vita facile, ma quando iniziarono ad andare giù pesante con quelli che fino alla generazione prima bevevano il tè e rimpiangevano il suono stonato del Big Ben iniziarono i problemi.


Ecco allora che gli Americani iniziano a fare comunella con i Francesi (che non vedevano l'ora) e con gli Spagnoli  (a cui non sembrava vero) e iniziano questa guerra. Sulla terra ebbero la meglio, in mare no, ma transeat. Vinsero. Ed il 4 luglio del 1776 I Padri Fondatori firmarono quel bellissimo (senza ironia alcuna adesso) documento che è la Dichiarazione di Indipendenza dove c'è quel potentissimo nella sua semplicità "Noi Popolo...."

            

Ecco, se in tutto questo ogni tanto ci buttiamo dentro nomi come Washington,  gruppi come Figli della Libertà, espressioni come Intolerable Act, Tea Party etc. etc. Viene fuori la Rivoluzione Americana.
Essendo un qualcosa di molto lontano da me e dalle storie della mia Famiglia e della mia Città ed essendo anche poco studiata a scuola non mi ha mai coinvolta. Non ne ho mai sentito il trasporto e forse questo mi ha permesso di vederla per quello che è davvero in quanto guerra e cioè una mera ed esclusiva questione di soldi, poi infarcita per bene con termini roboanti come Libertà, Emancipazione, Uguaglianza...


Dove erano i Nativi Americani? E come mai dopo un'ottantina di anni c'è stata la guerra di Secessione?
Insomma, da che parte ci si schiera almeno per simpatia? 


Ecco, mentre per la guerra di Secessione simpatizzavo per gli Stati Confederati se non altro per la loro bandiera sulla tetto del Generale Lee, la macchina dei cugini Duke di Hazard, per quanto riguarda la guerra di Indipendenza non sono mai stata in grado di schierarmi con nessuno...

                  

Ma perché sto parlando di tutta questa roba qui? Ah già... Per raccontare che quando Tim Holtz ha pubblicato la sua tag di luglio io ho pensato "cavolo, bella e' bella, poi ho anche tutti i timbrini perché mi devo fare un planner per quando andrò in vacanza negli States con Clelia, però no... Io la Rivoluzione Americana non l'ho mai capita, fosse quella russa che se non altro per i romanzi di Dostojevski qualcosa mi dice, fosse quella francese sulla quale potrei parlare per ore grazie all'imprinting di Lady Oscar, ma quella Americana proprio....io non l'ho mai capita!".

                   

Però l'uso dei timbrini, il glaze, le cuciture, gli abbellimenti... Questa di Luglio e' senza dubbio la tag fino ad ora che più mi è piaciuta!

          

Quello che è venuto fuori dalle mie elucubrazioni di storia da bar non ha assolutamente nulla a  che vedere con il 4 luglio, ma se non avessi visto questa tag probabilmente il regalino per Martina, la nipotina del mio collega Gianni, sarebbe stato del tutto diverso (in realtà è un biglietto che accompagnerà il regalo vero e proprio dell'ufficio;-)

             

Poco Patriottico? Senza dubbio... Ma alla fine chi se ne importa? Mica ci credo nel patriottismo;)



K&H
M!R

lunedì 29 giugno 2015

let it go... and let it be...


Quando penso a Tim Holtz penso ad una specie di Magic Man, un qualcuno che mi ha stregata completamente. 
Sia chiaro, non sono così scema da non rendermi conto quanto sia un grande imprenditore, soprattutto  di se stesso. Mi è ben chiaro che i suoi tutorial e tutto quello che ci gira intorno sono studiati per vendere i suoi prodotti. Sono consapevole che la metà dei suoi prodotti è assolutamente quanto di più lontano in genere faccio e più della metà non  mi servirà mai...
Ma di fatto io aspetto i suoi post delle 12 tag come un appuntamento importante.
Non per i tutorial in sé perché dopo 2 Chemestry e 3 Compendium, beh dai... sulla teoria mi sento abbastanza preparata.
A me piace l'incipit dei suoi post. Quando spiega un po' cosa è per lui questo mondo della creatività. 
Mi piace quando racconta l'embrace imperfection, quando insiste sul remember the now.
Mi piace perché è molto lontano da me. Direi diametralmente all'opposto. 
E quindi mi affascina. Molto.
Mi piacciono tantissimo quelli che agiscono di pancia (come ad esempio fa una delle mie Scrapper preferite). Ma io proprio non ci riesco. E quindi, al di là del divertimento e della soddisfazione a compitino terminato, questo resta il mio cruccio. 
A febbraio, quella che per me è la massima autorità sul mondo timholtziano (a me spesso piace anche più del Maestro, ma per lei quando lo dico bestemmio quindi lo dico ma non la nomino così se mi dovesse bacchettare posso sempre dire che non mi riferivo a lei...) mi aveva detto che dovevo osare un po' di più, non limitarmi a riprendere i passaggi di T!M limitandomi magari a cambiare i colori... questo è un modo per far si che questo viaggio sia il più autentico possibile. Non per quanto riguarda un ipotetico iter scolastico,  ma proprio per me, visto che anche io, come molte delle persone che aspettano l'appuntamento delle tag, lo faccio perché mi fa stare bene. E' come se fosse un momento tutto mio, dove pur all'interno di qualche regolina, posso fare tutto quello che voglio.

Questo mese Tim parlava della semplicità e della complessità. Invitava ad indagare questi due aspetti in un progetto.

Sono partita da una sensazione. Lui usa uno stencil nella sua tag per creare l'idea del plaid. 
Io a dire il vero se non lo avessi letto non ci avrei mai pensato. 
A me sembrava un prato. Senza plaid. 
Io, il plaid, proprio non lo avevo visto.  
Quindi, visto che il prato mi ha fatto pensare ai fiori e alle foglie,  ho pensato che  per la tag di Giugno, mi sarebbe piaciuto perdermi in un giardino/bosco.  Così ho tirato fuori uno stancil di Tommaso Bottalico con delle foglie e usando il DIY DISTRESS INK ho fatto il mio sfondo.
Non ne ero entusiasta (io gli stencil li odio) ma poi ho pensato che per prima cosa che è solo uno sfondo, ed in secondo luogo c'è comunque l'embrace imperfection a giustificare ogni cosa,  quindi ho proseguito ben motivata.

Molto semplice, non volevo chissà cosa, del resto già tutti questi colori mi richiedono un grande sforzo.
Mentre la costruivo però mi rendevo conto che volevo continuare a giocarci e per continuare a giocarci dovevo aggiungere dettagli... quindi... Rock Candy, fiori colorati con Wink of Luna o di acetato sporcati con Picket Fence Paint cuciti ...
Forse è questa la complessità dello sguardo? L'insistere sul particolare anche più semplice.. non lo so. Ci devo pensare bene.
La scritta è fatta a mano, non avevo voglia di cercare il timbro e secondo me scritto a mano ci stava comunque meglio.
Piccolo Charm a chiudere il fiocco, regalatomi dalla mia sorellina Monica et voilà... pronta per la prossima, mancano poco più di 24 ore al post di luglio di T!M... chissà questa volta dove mi porterà...
K&H
M!R

domenica 31 maggio 2015

CATERINA e sua figlia...


Lei è la mia MAMMA! Si chiama Caterina.
Passo la maggior parte del mio tempo non sopportandola, ma credo che dopotutto sia il normale declinarsi del rapporto fra madre e prima figlia femmina.

Un giorno, quando ero ancora molto piccola, ho fatto un sogno che mi colpì talmente tanto che a distanza di oltre trent'anni me lo ricordo ancora bene. 
Ero in Chiesa seduta nel banchetto insieme ai miei amichetti. 
La Chiesa era piena ed i genitori erano tutti in piedi nelle navate laterali. Io cerco la mia mamma, ma non riesco a vederla e quindi penso che é rimasta in negozio, ma poi la vedo, vicino ad un colonna... Ha un ombretto verde petrolio sugli occhi e la pelliccia di volpe argentata che a me ha sempre fatto un gran senso ma che nei primi anni '80 doveva essere nell'armadio di ogni Signora della Milano-Bene. Quando finalmente la trovo fra i tanti genitori, mi accorgo che lei mi sta guardando da sempre e mi sta sorridendo dolcemente.
Poi non mi ricordo più nulla, ma la consapevolezza che la mia mamma è di fatto la più bella di tutte (quando mi sorride dolcemente, certo) io non l'ho più persa.


La foto usata in questa tag è nel mio portafoglio da quando in effetti ne ho uno. Naturalmente non ho usato l'originale, ma semplicemente una copia. Di fatto quando ho visto il progetto di maggio di Tim Holtz (qui l'originale) ho pensato che necessariamente non potevo scrappare una foto di un estraneo (la cosa fra l'altro mi fa anche un po' senso) ma dovevo usare questa che per me è bellissima! (La mia mamma non legge il mio blog, quindi posso scriverlo tutte le volte che voglio che tanto non si monta la testa).

Dopo avere scelto la foto ed avere passato un po' di gesso sulla iuta perché grezza non avrebbe avuto nulla a  che fare con le perle che mamma indossa, diciamo che il tutorial di Tim è un po' andato alle ortiche, anzi, in tutta onestà, per rimanere in ambito milanese primi anni '80, gli ho detto ciao né...

Ho cercato di mettere elementi "importanti", "preziosi"... insomma.... che risultassero meno appiccichini possibile...


Ho scelto la scritta che, insieme al charm,  penso la rappresenti davvero tanto. 















E' una persona molto semplice la mia mammina, ma ha fatto cose straordinarie. 
Me, ad esempio. 
No, non è una battuta. E non è neanche l'affermazione di un'esaltata.
E' proprio quello che penso. 
Io sono quanto di più lontano esista dalla mia mamma sotto molti punti di vista.  E se sono arrivata ad essere così diversa è perché lei ed il mio papa (ovviamente) mi hanno davvero lasciata libera di provare, sperimentare, curiosare. 
Non mi hanno mai negato un libro, un disco, un concerto, un film... qualsiasi curiosità abbia mai avuto sono sempre stati pronti ad incoraggiarmi ad approfondirla, dal violino, allo studio delle lingue, agli sport...  della serie... Mia figlia sicuramente è un genio, eccellerà in qualche cosa, prima o poi questo qualcosa lo troviamo, nel frattempo proviamo ...


Hanno riempito la casa di libri e musica, lasciando che mi trovassi punti di riferimento magari anche lontani da loro. Sempre attenti ad ogni mio gemito, anche inespresso, sempre dietro. E nei momenti importanti sempre accanto, magari spaventati (anzi, senza il magari, ne ho dati di problemi e di pensieri, eccome...) ma con lo stesso sorriso di quel sogno. 


Io sono nata dopo 11 anni esatti di matrimonio. I miei non ci speravano più. Non ci speravano davvero più. 
E' una grazia concessa a pochi. 
Non quella di avere un figlio, ma quella di essere un figlio aspettato e voluto come non mai. E' una consapevolezza che ti nutre insieme al latte materno quella di essere amata e voluta sopra ogni cosa al mondo.


Certo, c'è anche il retro della medaglia. Sei soggetta ad aspettative mica da ridere, ma i miei sono stati bravi a gestirmi. 
Non glielo ho mai detto in questi termini, adesso che ci penso... 
Beh, allora facciamo che finiamo questo post così... ed io vado da loro...

Il ciondolo di Orgoglio e Pregiudizio è un'opera meravigliosa che Fulvia Kerniat di Sottovetro ha fatto appositamente per me - dietro c'è la mia frase preferita del libro ... GRAZIE FULVIA!


K&H
M!R



martedì 12 maggio 2015

Welcome to my London


Quando ero piccola (a dire il vero fino ai 15 anni)  molto spesso andavo con la mia bella famigliola a passare il fine settimana dalla nonna materna a Vertova, in Val Seriana.

Dalla nonna ho imparato a leggere, a ricamare a fare le punture ed ad imbrogliare a carte.

Ma la cosa che penso mi abbia più segnata della mia cara nonna sono state due sue passioni che nel corso della mia formazione culturale e sentimentale sono diventati due pilastri imprescindibili. 
Dalla nonna ho imparato che in una casa può mancare tutto tranne che un tubetto di maionese in frigo e che la lettura di un giornale di spettegolezzi può dare delle grandi soddisfazioni.

Nonna leggeva STOP, un giornale molto in voga negli anni 80, rigorosamente in bianco e nero pieno zeppo di pettegolezzi. Aveva una struttura interna rigorosa che avevo imparato già  pochi anni a riconoscere. Le prime pagine erano tutte per la famiglia reale inglese (c'era sempre un articolo su Lady Diana, poi uno su Lei e Carlo, uno sulla regina, ed uno sugli altri minori...) poi si passava alla famiglia Grimaldi e qualche cosa poi sulle altre famiglie reali europee.


Questa struttura sempre uguale mi aveva portata alla convinzione che di famiglia reale ce ne è una sola e tutte le altre mica sono cose serie  -e poi, a ben vedere direi. quante soddisfazioni ha dato quella famiglia nel corso dei decenni? Non da ultimo la scoperta della figlia segreta di Carlo e Diana che sembrerebbe anche maggiore di William... no dai, siamo seri. Questa si che è una famiglia reale da sogno!-


Comunque, queste incursioni nell'Inghilterra blasonata attraverso il giornale della nonna, mi aveva portata ad affezionarmi ai personaggi che incontravo su quelle pagine ed ai luoghi che venivano descritti. 
Questo di fatto è stato il mio primo incontro con Londra e devo ammettere che è stato amore a prima vista. 


Da piccoletta sognavo di andarci, di trasferirmici, di essere inglese. Così è nata la mia passione per il te'. Me lo sono imposta da piccola che mi piaceva. Ad un inglese non può non piacere il te'.
Crescendo i miei interessi non si sono certo fermati alla Famiglia Reale (circa la quale potrei comunque partecipare ad un quiz come quelli che conduceva Mike Bongiorno e portare La Storia dei Windsor come materia ahahaha) ma è passata alla letteratura, alla storia, all'architettura, metto un po' anche alla cucina. 


La prima volta che ci sono andata è stato emozionantissimo e surreale allo stesso tempo. 
Vedevo per la prima volta dei luoghi nei quali nei miei pensieri ero già stata tante volte. A modo mio li conoscevo bene quei posti. 
Come tutte le cose amate, Londra un po' di soggezione me l'ha sempre messa ed un po' mi dispiaceva, ma poi grazie alla mia amica Valeria, splendida guida turistica (vi lascio il link del suo sito perché nel caso in cui abbiate in programma un giretto da quelle parti potete contattarla e farvi "guidare" da lei nella City) tutto è cambiato. Resto sempre una milanese a Londra, ma ormai ce la giochiamo alla pari...


Un Album su Londra l'ho sempre voluto fare, ma io non sono il tipo da album e quindi non lo ho mai fatto. Ma poi sono arrivati Umberto Bernasconi e la mia cara Annalisa che mi hanno proposto di partecipare con un mio progetto alla Rivista MAGIE DI CARTA in edicola proprio in questi giorni... e non ho resistito... Mi sono buttata. Incosciente come pochi, lo ammetto (potevi colorare un timbro, no?) ma dovevo fare una cosa particolare sia per me (perché è arrivato il momento) sia per Impronte d'Autore (perché dopo tutto quello che mi ha dato in questo anno e mezzo se la meritava una Mirandina che si mettesse in gioco).


Il risultato mi piace perché (nonostante la fatica nel cimentarsi in un  qualcosa di nuovo) credo che passi l'atmosfera di quello che per me rappresenta questa città. Con qualche altro dettaglio vi do il benvenuto nella mia Londra... mentre per il tutorial sulla struttura .. ahaha mi trovate in edicola:-)








Grazie a tutti per essere passati qua
K&H

M!R

mercoledì 29 aprile 2015

Avanguardia Pura



Chi ha visto Il Diavolo veste Prada?
Io si, lo ammetto. Non che me ne vanti, intendiamoci, Ma il ruolo di Miranda Priestly confesso mi è sempre piaciuto tantissimo.  
Forse perché parla sarcasmo come seconda lingua, ma spesso l'ho trovata geniale. 
Ad esempio: vi ricordate la scena della riunione di redazione? 
Lei dice "Bene, passiamo al servizio sulla Primavera" e la Caporedattrice risponde "Beh, si stanno buttando sul floreale" e lei, immensa, chiosa "Floreale? Per la primavera? Avanguardia pura..." ahahahaha.. 
Ecco, è più o meno quello che ho pensato io quando ho visto la tag di Aprile di Tim (qui il suo tutorial).
Mi piace, per carità - il Maestro non si discute- però mi aspettavo qualcosa di un po' più creativo, ecco. Diciamo così.;-)
Anche questa volta mi sono incontrata con le mie amichette Gloria, Patrizia e Miria, ed insieme, condividendo, timbri, materiali, cioccolato e tiramisù, abbiamo pastrugnato un po' e questo è il risultato delle mie fatiche.


Come dicevo a loro, voglio bene a questa tag, per tanti motivi. 
Quello meno importante è che dentro ci sono svariati elementi che personalmente mi piacciono molto e sono contenta di averli messi in un progetto di TH. 
Il primo è sicuramente la colorazione con i distress. E' il primo timbro di Tim che coloro così e ne sono soddisfatta. Poi c'è l'uso della macchina da cucire e con viva e vibrante soddisfazione riconosco che ormai io e la tensione del filo stiamo diventando amiche. 


Un'altra cosa che mi piace è l'utilizzo di Wink of Stella e Wink of Luna (sulle caramelle e sulle stelline di legno). Inoltre Glossy Accent come se non ci fosse un domani sulla boccia e sulle etichette...


Inoltre ho fatto una scoperta. La mia sorellina Arianna, senza rendersi conto di quello che mi stava regalando, tempo fa mi portò da Londra due confezioncine di carta apposita per colorare con i Distress di Tim Holtz. Io la usai subito per colorare una mia Tildina ed è stato un disastro. Mi si chiazzava, il colore non scivolava bene. Pensai che Tim avesse fatto un po' una cavolata con quella carta, invece col fischio! Per nulla proprio... il suo stile viene enfatizzato da questo materiale, almeno, a me sembra che contribuisca a dare uno stile vintage alla colorazione. Provo a farvi vedere cosa intendo...




Vero? Secondo me assorbe perfettamente per questo stile.
Eccome!

Questo è il dettaglio del fiocco. Ed anche qui: mi è piaciuta l'idea di sporcarne solo una parte. L'effetto è proprio carino.


E per finire... questo negativo/positivo.... finalmente ho usato la mia bellissima fustellina comprata a Formazione Creativa da Patty. 


Credetemi, se per caso ancora non lo aveste fatto, direi che questo è proprio un ottimo investimento.

Queste sono tutte cose che mi piacciono moltissimo, ma la cosa che mi è piaciuta di più è stata verso la fine della nostra serata. Non so come abbiamo fatto a finire a parlare di quello, ma ad un certo punto Patty ha iniziato a raccontarci di quando faceva volontariato la notte con i senza tetto... di come   dopo qualche settimana per strada arrivi a perdere la testa. Il resto non lo racconto, perché sono condivisioni di quella sera e sono nostre. Ma mi è piaciuto davvero tanto il clima e l'ascolto che si era creato fra noi. Grazie ancora a tutte.

E grazie a voi per essere passati di qua
K&H 
M!R

PS Le perle della prima foto, che vorrebbero fare l'eco alle caramelle, mi sono state gentilmente prestate da Gloria, che moooooooolto pazientemente ha accettato che frugassi nei vari contenitori del suo negozio alla ricerca di quelle che secondo me si prestavano meglio allo scopo. La mia scelta è caduta sulle Jelly e su quelle effetto ghiaccio. Non ci capisco nulla di perle, ma averle fra le mani (non sono di plastica, ma di resina e sono proprio belle!!!) mi ha fatto venire voglia di giocarci un po' anche io...  quindi magari prossimamente... seguiro Clelia e Monica e scoprirò di avere uno spirito bigiottaro:-)

sabato 4 aprile 2015

ESCAPE THE HERE AND NOW ... AND EMBRACE IMPERFECTION!


Lo so, siamo ad aprile e T!M ha già presentato la sua nuova tag. Ma io le regole qui dentro non le voglio e quindi della tag di marzo ve ne parlo ora.
Che poi vorrei anche ben vedere... ci sono i miei pensieri nella mia Cesta, i lavoretti sono solo una scusa per sproloquiare, ma alla fine mica tanto...

Torniamo a bomba.
Nella sua presentazione della Tag di marzo Tim parlava di questo hobby evidenziando la sua capacità di portare l'immaginazione ALTROVE, in un posto personalissimo e intimo...
E questo lo stavo iniziando a sperimentare già con la tag di febbraio, ma stavolta va ben oltre. Dice che in questo ALTROVE si è liberi di fare quello che si vuole e l'unico rischio che si corre è quello di scoprire la MERAVIGLIA giocando. Bisogna lasciarsi andare, ma con coraggio. Il coraggio di lasciare forse le proprie certezze, i propri punti di forza. Non giocare con i miei Distress con un pennello in mano ammetto che per me non è facile. Questo dipende sicuramente dal fatto che pur ribadendo, e a gran voce che si tratta sempre e SOLO di appiccichini, io le cose le prendo sul serio. Ma del resto mi piace troppo questo Hobby per non viverlo così.


Dicevo... lasciare le proprie certezze...
Confesso è una gran faticaccia che probabilmente non riuscirei ad affrontare senza le mie compagne di merende notturne (nel vero senso della parola... cioccolato come se non ci fosse un domani)... Vi faccio vedere una foto.. Io sono l'occhio davanti contorniato da pallore e chioma inconsulta :-)

Le mie compagne sono Patrizia, Gloria, Miria, Sabrina e Sara:-)
Questo mese la cosa più ardua per me è stato l'uso dei colori. La mia amica Laura starà ridendo non vedendo neanche un po' di Victorian Velvet  ed in effetti ho riso anche io:-)

Già che c'ero ho spinto parecchio con i colori fluo. Il risultato mi piace. Un'altra cosa bella di questi incontri notturni è che sono fatti nel negozio di Gloria e quindi se manca qualcosa basta allungare la mano... c'è un negozio a disposizione ehehehe... i brads fluo ne sono un esempio e mi piacciono tantissimo.  



Anche l'uso della Dymo per il sentiment mi piace, lo trovo molto TIMHOLTZIANO oppure, come direbbero le due fanciulle che si sono divertite con noi (ebbene sì, altre due adepte del Maestro) #TUTTOMOLTOYEI.


Le mie compagne hanno anche invecchiato dei pezzetti di legno con acrilici e cere ed anche quel risultato l'ho trovato molto interessante, ma non l'ho usato perché ci tenevo a mettere in evidenza il sentiment. DUC IN ALTUM è un versetto del Vangelo di Luca (5:4). Significa PRENDI IL LARGO! Sono le parole che Gesù dice a Pietro quando lo esorta a gettare le reti per una pesca che si rivelerà prodigiosa. Chi mi conosce almeno un pochino sa che il mio Servizio è la cosa più importante e preziosa che ho e quindi, visto che Marzo è stato il mese in cui io e i miei fratelli ci siamo preparati per la Commemorazione, questo invito me lo sono ripetuto molto spesso!:-) Prendere il Largo significa fidarsi dell'invito del VERO MAESTRO, di Colui che ha vinto il mondo. Di che cosa si può avere paura, se anche la Morte, alla fine, verrà annientata?

Questo mi piace di questo Hobby! Guarda te dove può portare un po' di Distress Paint spatasciato su un craft sheet... ahahhaha

Torniamo alla Tag ed ai miei tentativi di lasciarmi andare... Quando ho finito la tag di febbraio Yaya mi ha fatto un sacco di complimenti, ma... perché c'è un ma... mi ha anche detto che dovevo osare di più... 
Per me Yaya è la massima autorità su Tim Holtz e non potevo certo far cadere così un consiglio prezioso... quindi ecco la mia vera tag di marzo!


EXPLORE, IMAGINE and DISCOVER diceva Tim... io ho preso in mano cose che mi piacciono tantissimo e che ho comprato (naturalmente... e qui ride Annaelle...) ma che non ho mai avuto il coraggio di usare: le stoffe di Tim, le sketch pens della Cameo e il piedino per il free embrodery... 

Ora, per esplorare ho esplorato, per immaginare ho immaginato... ma la domanda finale era, "beh, ma alla fine che cosa hai scoperto?"
La risposta era "soddisfazione!" ma sinceramente non mi sembrava una risposta che valesse tutto il gioco... ma poi Stefania (andate a vedere il suo blog, ha fatto un LO con una foto della sua mamma meraviglioso!!!) mi ha detto.."ma ti sei divertita?". La mia risposta è stata automatica e entusiasta: SI!!!
E non è una scoperta da poco...

K&H
M!R

giovedì 26 febbraio 2015

#MI PIACE


Qualche giorno fa su Facebook mi sono imbattuta in una vignetta che più o meno diceva così: "Ho figli piccoli, guardo solo cartoni animati, il mondo per me è un posto splendido!"
Mi sono ricordata così di una risposta che Martin Heidegger, filosofo che ho amato moltissimo, diede negli anni sessanta durante un'intervista dove lo misero alle strette per il suo rapporto con il regime nazista. Più o meno rispose che non si poteva accorgere di nulla di quello che stava accadendo nel mondo intorno a lui perché era troppo impegnato con i suoi studi.
Una risposta che mi ha sempre colpito in pieno stomaco perché se da una parte credo sia profondamente egoistica, dall'altro credo anche sia estremamente vera. Se la passione è autentica, in genere questa ha il potere di obnubilare tutto il resto che le può girare intorno. Nel bene e nel male. Non so se la mia sia autentica come di certo lo era quella del grande filosofo,  ma il fatto è che a me questa storia delle 12 tag prende tantissimo. Arriva spesso a farmi dimenticare il resto, ad esempio la stanchezza (visto che la mia vita lavorativa non è proprio easy e sono costretta a scrappare di notte) o, cosa più importante, tutti i miei schemi mentali, che anche nell'hobbistica sono sempre imponenti.
Mi piacciono queste tag. Mi piaccio io mentre le penso, mentre cerco il materiale, mentre mi ritrovo con le mie amichette a costruirle. Credo profondamente che questo mondo abbia poteri terapeutici. Ha lo strano effetto di rilassare senza mandare in stand by la mente, anzi, sviluppandone la creatività e l'intraprendenza.
Mi piacciono le tecniche. In teoria le conosco tutte, ma è estremamente affascinante vederle sulla carta. Gli effetti sono sorprendenti.
Vi faccio vedere qualche dettaglio di quella di questo mese;) 

si vede l'effetto della carta vetrata? ;-)

Forse qui si vede meglio.. 


Vorrei far notare come le cose storte con la macchina da cucire mi vengano benissimo!!!
E' un disordine che mi piace... forse alla fine non è neanche disordine:-)

Adesso Ve la mostro in quello che secondo me è tutto il suo splendore:-)

Lo so bene, chi si loda si imbroda. Ma credo davvero che questo sia un percorso entusiasmante e vorrei davvero che questo passasse. L'invito è esplicito. Buttatevi anche voi:-) Ne vale la pena davvero.


Che vi devo dire? La fotograferei da ogni angolazione, ogni dettaglio mi fa sorridere il cuore. A me questo hobby piace davvero un sacco!

Ah! Questa tag è tutta per me, qualsiasi cosa pensi qualcun altro, la M e' quella di Miranda;)

Grazie per essere passati di qua
K&H
oggi più che mai M!R